cerco poeti


 

Scrivere non per essere ma per partecipare, per osare parlare, per dare la propria parola in pasto agli altri, sanare la vita, crescere e cibarsi in un afflato. Fiato in armonia. Lo spazio della poesia si realizza nella composizione di una tela che cattura creature (autori e opere) creando sonorità, spostamenti.

 

 

 

17 responses to “cerco poeti”

  1. Scuola di Narrazioni Arturo Bandini di Nausika invia una lettera di sintesi su AREZZOPOESIA del direttore artistico Federico Batini
    Appuntamento alla terza edizione: AREZZOPOESIA 2009

    */ Conoscere
    /*(di Agneta Falk)*//*

    /Conoscere bene qualcosa
    è ricominciare
    ad aprire la pelle
    dell’universo
    ed entrarci dentro,
    giacere accanto alla sua guancia,
    baciare la sua bocca
    a occhi aperti./

    /Conoscere bene qualcosa
    è come camminare sulla luna
    e cantare in qualsiasi lingua
    anche se non sai
    le parole./

    /Qualsiasi cosa ti sorvoli
    può essere sorvolata.
    Ciò che resta è ciò che conosci bene./

    /(Traduzione: Raffaella Marzano)/

    Grazie per la poesia….

    Si è conclusa con un successo oltre ogni speranza la seconda edizione di ArezzoPoesia davvero molto interessanti le considerazioni finali da fare:
    – 1 un festival sulla poesia evidentemente ha un senso: nonostante la pioggia oltre 2.500 persone hanno complessivamente partecipato a laboratori, performances, reading, spettacoli, reading concerti, etc….nei due giorni del festival… Forse nelle politiche culturali occorre solo un po’ di coraggio…occorre osare e non solo rispondere… ai nomi di richiamo mediatico. Siamo orgogliosi di aver costruito in soli due anni un appuntamento con la poesia così importante, siamo contenti di aver ricevuto incoraggiamento, supporto, aiuto, interesse da parte di persone, enti, aziende. Grazie a tutti.
    – 2 un pubblico estremamente variegato ha affollato l’anfiteatro romano di Arezzo: dai 14 ai 90 anni… ed anche questo è un elemento di estremo interesse… Arezzo può riprendere un ruolo nel mondo della poesia un ruolo che, basti citare due nomi per tutti, Petrarca e Pietro Aretino… le è appartenuto… nella storia. Un festival così particolare che può diventare un punto di riferimento a livello nazionale.
    – 3 il premio SergioManetti ArezzoPoesia, che ha visto vincitore _*Luca Pizzolitto, accompagnato dai Nebbia *_è uno strano concorso molto interessante. Nei due giorni del festival 42 performances (oltre 80 artisti tra poeti e musicisti, danzatori, attori) hanno dato vita ad un florilegio di interpretazioni della poesia diverse, interessanti, ironiche, commoventi, stimolanti…. Ricordiamo che il concorso *SergioManetti ArezzoPoesia* è un concorso per performances tratte da libri editi di poesia. Realizzato grazie alla collaborazione ed al sostegno economico dell’azienda agricola MONTEVERTINE. L’area del concorso ha avuto un pubblico foltissimo, attento ed entusiasta per ben 12 ore complessive di performances…una vera e propria maratona. Complimenti alla giuria composta di insegnanti, studenti, addetti ai lavori etc… che ha lavorato in modo esemplare. Il concorso sarà potenziato ed avrà, probabilmente, una sua preparazione durante l’anno.
    – 4 Andrea Chimenti con il suo spettacolo “Il porto sepolto” ha dimostrato di essere uno degli artisti più interessanti in giro, l’interpretazione intensa e l’accompagnamento al violoncello e chitarra del figlio fanno di questo spettacolo un vero e proprio cammeo di poesia… letta, cantata, suonata…
    – 5 momenti di commozione e di intensa meraviglia per i reading internazionali con i grandi poeti invitati: *Hirschman *(accompagnato da Gianni Bruschi che ha letto in italiano), *Hawkey, Wolf, Crasnaru, Dinescu, Falk, Tartler, Cesereanu (t*utti accompagnati da Francesco Botti che ha letto i loro testi in italiano) hanno dimostrato come la poesia possa toccare le corde più profonde e tutte le sensibilità e offrire strumenti e sguardi per interpretare il mondo e la nostra esistenza;
    – 6 Luca Scarlini ha, ancora una volta, dimostrato di essere forse il maggior interprete del concetto di “lezione spettacolo”, anche stavolta (dopo il grande successo delle “Favole di libertà” di Gramsci a Narrazioni 2008) ha stupito il pubblico presente che ha ammirato le sue “Parole per immagini, immagini per parole” – lezione spettacolo sui pittori poeti – Le grandi immagini proiettate alle sue spalle e le sue spiegazioni, aneddoti, interpretazioni, commenti, i paralleli arditi, i collegamenti inusuali etc…hanno affascinato il folto pubblico presente all’anfiteatro.
    – 7 Molto interessante anche l’esperimento dell’omaggio a Pietro Aretino fatto con gli artisti aretini, memorabile l’introduzione di Filippo Nibbi
    – 8 Belle le performance di Marchetti e di Fratus (edizioni TorinoPoesia) accompagnati rispettivamente da Andrea Trecate e FarmaciaZoo
    – 9 Da ampliare numero e scelta dei laboratori: i partecipanti da tutta Italia ai laboratori di Giusti e Del Sarto hanno molto apprezzato e partecipato vivacemente….
    – 10 Apprezzate le mostre, bellissima quella su Pavese, nel centenario della nascita, graficamente realizzate da Simone Cini

    Un Festival così merita di crescere, non si era mai vista ad Arezzo tutta questa gente interessata alla poesia. Un festival che assieme ad ArezzoFestival ha riempito gli alberghi ed i ristoranti del centro storico, ha portato persone da tutta Italia e dall’estero.

    Già da ora accogliamo proposte, idee, supporti per la prossima edizione, la III edizione di ArezzoPoesia, prevista per il 2009.
    Già da ora siamo disponibili ad incontrare potenziali sponsor e sostenitori… cerchiamo aziende ed enti che credano nell’investimento nella poesia, che vogliano associare la loro immagine a questa splendida arte ed a tutte le contaminazioni che consente. Sono disponibili rassegne stampa ed immagini per verificare con mano il successo di questa edizione, tra circa due settimane video, immagini e rassegna stampa disponibili anche on line nel nostro sito.
    Ricordiamo anche che la Scuola di Narrazioni “Arturo Bandini” di Nausika cerca casa, cerchiamo un donatore che offra alla Scuola una sede adeguata, accettiamo donazioni di ogni tipo, in caso di donazioni di una certa consistenza siamo pronti a trasformare l’Associazione in una Fondazione.

    grazie a tutti
    Federico Batini
    direttore artistico ArezzoPoesia
    http://www.narrazioni.it/festival

    *Grazie a: Amministrazione Comunale di Arezzo, Amministrazione Provinciale di Arezzo, Azienda Agricola Montevertine, Fraternita dei Laici, ATP, Unicoop, River, la Libreria Leggere, Confluenze Circolo “Sacchini”, Jean Louis David, a Firenze Poesia (manifestazione con la quale collaboriamo da due anni) ed ai 20 volontari che hanno reso possibile l’evento. Grazie ai fornitori ed al service, ai tecnici e a tutti gli artisti che si sono esibiti.*

    *Slavina
    (di Mircea Dinescu)*

    **Alle 9 del mattino dell’11 novembre

    dovevo incontrarmi

    con una fresca slavina nevosa

    sull’Himalaya

    lungo un dolcissimo pendio.

    Che amore a prima vista sarebbe stato,

    ma finché mi hanno rilasciato il passaporto

    finché ho dichiarato le mie parentele

    finché mi son fatto il bagaglio

    finché ho comprato i biglietti

    finché mi hanno annusato i metal detector,

    alle 9 e un quarto

    offesa e totalmente isterica

    la slavina fuggì giù a valle con un greco e due giapponesi…

    Abolisci o Signore le istituzioni preposte alla tristezza

    istituzioni che lottano contro la passione

    contro la passione e la morte.

  2. aaah che bello, sono contento che hai inserito una poesia di Aggie, una cara amica, oltre ad essere una grande poetessa è una persona fantastica.

    Andrea G.

  3. LA TELA (INEDITO)

    La tela ti annusa
    ti scopre
    ti ammalia;
    trasparente ti invita
    e tu non lo sai.

    La tela ti parla
    ma senza parole
    la tela si annuncia
    ma senza clamore
    la tela ti ascolta
    e tu non lo sai.

    La tela non ha orecchie
    ma imbuti,
    la tela non ha occhi
    ma occhiali a specchio,
    la tela non ha mani
    ma tentacoli polivalenti,
    la tela non ha gambe
    ma ali…

    La tela sembra imprigionarti
    ma ti guida,
    ti protegge,
    ti veste,
    ti accomuna.

    La tela è la mappa delle stelle
    legate al cielo da fili invisibili
    ed indissolubili,
    da fili leggeri e insostituibili.

    La tela sono le vene dove scorre
    il tuo sangue.

    Sono prigioniero nella tela,
    parole, battiti, note, amore, Anima, Poesia!!!

    Sono prigioniero perchè sono vivo…

    E la tela sorride…

  4. “La Stagione delle Nebbie”

    Crolla immota e soffocante
    Della malinconia
    E del passato
    La grigia ed attanagliante
    Sensazione.
    Deposita sui mortali il bieco ghigno e
    L’ossuta mano sta
    Ad indicare solenne.
    Gioco aleatorio degli eterni
    Spasso mendace e crudele,
    delizia, croce e rimorso per
    i figli d’Adamo.

    La stagione delle nebbie
    Inaridisce il cuore,
    scombussola la mente
    ,rapisce l’anima.

    Le rocciose panche son smembrate,
    il salice è annerito e gobbo
    del peso del vento di
    disperazione.
    Son qui a donare,
    senza successo,
    lacrime virtuose a
    sciacalli osceni impegnati
    in balli macabri
    in onirici crepacci.

    La stagione delle nebbie
    Ammanta di tristezza
    Il nostro mondo di
    Formiche operose;
    insinua la sua lingua appiccicosa
    nelle nostre tane sotterranee
    compiendo stragi.

    Volano uccelli d’ossa
    Nel cielo arancio.
    Il guardiano ci aspetta al varco.
    Noi gli andiamo incontro.

    ————–

    Ciao Daniela!
    William

  5. Nobili blu
    senza sosta
    né tempo
    sui tramonti cantati
    languidi echi
    di passi immortali
    Sopravvisse
    l’uomo di terra
    e l’aratro ed il giogo inanellato
    ed il semplice seme sparso
    dal gesto imparato da bimbo
    ed il mondo che insegue
    il gravido alternarsi delle nuove
    stagioni dei campi nelle aliene città
    nelle case costruite in millenni
    di vile possesso di terre
    Sopravvisse
    il solco
    e il frumento e l’uomo
    dormiente morendo
    chi pretese il viaggio
    e il passaggio tra i monti
    e non volle fermarsi
    assetato di nuove conquiste
    e fragili sogni
    e scintillanti racconti
    di luoghi mai visti
    (nelle nostre terre
    asservite a Caino
    immobili stralci di vita
    meschina
    lottiamo impazienti
    per un piccolo spazio
    di viaggio spezzando
    i nostri orizzonti
    e culture
    rientrando sconfitti
    alle nostre dimore)
    Dimentica il passato
    che precede il futuro
    incalzato da un presente
    fuggente e impuro
    sconfitto nell’istante
    stesso in cui ti fermi
    a pensare quel che è stato
    per non dimenticare
    in piedi ad ammirare
    un futuro un po’ ammaccato
    e infido impuro antico
    inutile evasione
    dal mondo inanimato
    passione inconsumata
    adatta al conformismo
    preferito che hai cercato
    (ogni notte di viaggio
    sui treni che passano
    luoghi inventati
    diventati reali
    ho tastato nuovi odori
    e carne
    e respiri che mi hanno accolto
    e parole straniere
    rimaste vicine
    stravolte in bestemmie
    e annunci d’amore
    rovistando l’essenza
    diversa di ogni tuo gesto
    bambino
    umido invito alla notte
    che cambia e ti cela
    gli innumerevoli amanti
    del cosmo
    e le rotte che conducono al nord
    al limite estremo
    esplorato del mondo a vedere
    quanto ancora è incompreso
    e chi accoglie
    il viandante
    senza domande chiedendo
    uno sguardo e donando
    millenni di vita
    in una notte
    straniera)
    E a matita annotavo
    la tua netta presenza
    (perché tu possa essere
    amata come devi
    e dimenticata)
    nelle infinite notti
    richieste e notturne
    di liquide terre ignorate

    Simone Zanin

  6. Un palmeto i Getsemani. Gli ulivi di una mano.

    Tribù di parole feroci
    fedeli ai pali di tortura
    nelle loro sacre aste
    nere nell’in-chiostro ignoranza
    del più sè-greto buio

    dentro la mano in-pugno

    queste truppe organizzate
    palizzate cieche
    nelle strategie dei punti
    riorganizzano solo la difesa. Piccoli s-pari
    a s-paventare i passeri.

    Dentro il tuo nero

    nelle reti tutte le parole
    uccelli spersi
    senza più canto
    sole grida
    tra i rossi che stillano
    fame ignoranza e
    persino amore.
    .
    fernanda ferraresso

  7. grazie Fernanda a presto in radio per l’intervista
    La tela sonora di Radio Alma: 101.9 FM Bruxelles
    abbracci sonori e poetici

  8. mandami un messaggio con il tuo e-mail per poterti rintracciare ed invitare per la diretta al programma radiofonico “LA TELA SONORA”
    grazie

  9. Sciolti nel clamore del disegno umano aime’ forma a tutto diamo energia spenta per un po’ di clamore si cio’ che siamo e’ musica in mezzo al rumore siam vibrazioni sonore che nella “tela” capillarizzano il loro colore.

  10. James se vivi a BXL venerdi 31 luglio ti posso invitare in radio
    fammi sapere per l intervista
    un grazie fin d’ora per aver partecipato alla tela sonora con la tua bellissima poesia
    D

  11. Gentile Daniela Terrile, mi chiamo Lucianna Argentino e le scrivo da Roma. Ho avuto notizia del Club del libro di Bruxelles tramite Max Ponte e sarei interessata a partecipare (anche alla trasmissione radio). Il mio indirizzo e-mail è
    lucianna.argentino@gmail.com
    se volesse contattarmi ne sarei molto lieta. Un cordiale saluto. Lucianna Argentino

  12. InSeguendo il celeste
    ( CloP.)

    Cerco di vivere
    sotto la gloria di
    nostro signore che
    presto l’anima ci salverà

    Avanti vola via con me
    dolce amore mio
    sento il calore che
    presto il tuo cuore mi darà

    Ti prego non temere più
    perchè io , sono accanto a te
    molto presto noi vivremo
    in un mare di felicità

    Questo sentiero vedrai, tanto male non è
    perchè se credi saprai che lui è dentro di te
    puo darsi un giorno anche tu come me capirai
    al rimedio, alla salvezza e la felicità

    ed allora finalmente vedrai
    sentirai nel tuo cuore, sentirai quell’amore
    che ti trova la felicità
    tra giornate di sole, e sempre tanto calore

    Oh mio Dio, sei tu la mia salvezza
    oh mio Dio, sei tu che mi dai pace
    da quando sento questo forte sentimento
    la mia vita risplende e sorprende, anche me

    Ti ringrazio mio signore che mi ascolti
    tutte le ore anche se da poco tempo
    una preghiera nel mio cuore tu mi hai dato
    Quando ormai, ogni speranza avevo perso e rinunciato

    Cerco di vivere
    sotto la gloria di
    nostro signore che
    presto l’anima ci salverà

    un giorno nuovo sara di sicuro per te
    quando terrai quelle mani piu strette di me
    e pregherai di continuo per lui che ti da
    adesso e tutta la vita tanta prosperita

    ed allora finalmente vedrai
    sentirai nel tuo cuore, sentirai quell amore
    che ti dona la felicità
    come un raggio di sole, e sempre tanto calore

    Tutti i diritti sono riservati

  13. MARE
    ho visto il mare agitarsi
    aveva paura della solitudine
    la luna ha un attrazione lancinante
    e queste nubi la hanno sedotta
    cos’ho io di cosi bello e importante
    se anche l’infinito paradiso celeste piange
    quando la morte uccide suo fratelllo .
    Neppur un sopravvissuto dei secoli
    può avere l’esclusiva dell’eterna regalità
    di una pallida vergine che rapita dalla mestria
    di tre giovani gitani se ne va.
    Tesoro sento piangere il fanciullo
    ma quante lacrime deve aver versato
    per possedere tutto quel sale
    ESISTENZA
    ritrovarmi in questo ovale
    con un legame vitale
    in solitudine a volteggiare
    con l ‘infinito aspettare
    di qualcosa.
    Sognare
    di poter camminare
    in un nuoto perpetuo
    di pensieri
    intravedendo una luce bianca.
    La fine di tutto.
    Uno schiocco
    Un pianto.
    La nascita della vita in bracccio a giganti biancheggianti.
    Crescendo vidi cose senza senso
    cosciente del perduto collettivo senno.
    Vidi uomini con biancheggianti vestiti
    baciare e non procreare
    di fronte a un freddo altare
    in nome di una croce
    e un continuo narrare.
    Esseri travestiti
    professare falsi miti
    e scuole dove si imparava a vivere
    lasciando l’intelligenza reprimere.
    Sicuri di un tranquillo lavoro
    si sedevano su un falso trono
    lasciando che un finto quadrato
    rubassero loro gli anni d’oro.
    Ed ora piano piano mi invecchio
    sperando ancora in un qualche cambiamento .
    Disteso in un biancheggiante letto
    rimango cosciente che della vita
    e delle esperienze connesse ad essa
    non mi interessa piu niente.
    Tutto improvvisamente si illumina di bianco
    e mi appresto al grande salto.
    Ma con me non posso portare nient’altro
    che un tatuaggio
    situato dentro al cuore
    con impresso dentro il nome
    di quella persona che in questa vita
    mi diede tanto amore

  14. Quando gli occhi dell’amore
    ricambieranno il mio sguardo
    tutto ciò che mi circonderà
    al’istante svanirà
    Le tenebre
    avvolgeranno i miei occhi
    che riaprendosi
    vedranno l’alba
    di una nuova vita
    Oggi
    nasco dai tuoi occhi……

    antonypoeta@hotmail.it

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